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mercoledì 22 giugno 2011

Atto primo
Giorno 21, ore 21 Palacongressi, quasi tutti subito presenti, incomincia il primo atto appena dopo le formalità di rito.
E’ in esame il piano del demanio delle rive lungo il lago, una roba interessante,  ma l’esame manco inizia perché il Vice delegato annuncia l’intenzione a ritirarlo: troppi errori, troppe carenze, insomma fa acqua da ogni parte e il rischio che vada giusto a fondo non appena si fa il varo è troppo grande, quindi annuncia che aprirà un tavolo tra i gruppi per un esame approfondito e che, una volta messo a posto, ma solo allora in aula tornerà. Superminoranza non mostra troppo sorpresa perché l’affondo al piano lo aveva già annunciato nel corso dell’esame durante il deposito degli atti e il Vice delegato ne aveva preso atto. Si toglie quindi di scena l’argomento  dopo che il controrelatore Piervalle, elenca vizi, errori, carenze di quel piano e le virtù che non ci sono.
Torna in aula la Commissione all’edilizia, quella che superminoranza voleva riformare o anche solo cancellare e che grande maggioranza invece voleva mantenere. Questa volta è proprio il Professore delegato che la vuole  cancellare. Siccome è sempre meglio tardi anzichè mai, tutti approvano e la super commissione, dove il conflitto di interessi era la regola, adesso non c’è più e noi non piangeremo.
Qui incomincia a salire la tensione, c’è la questione del revisore e del compenso , con  la proposta portata in aula per scavalcare la mozione di superminoranza. Questione pregiudiziale quindi e innanzitutto: E’ strumentale, dice duramente minoranza, mettere in discussione la proposta prima della discussione di quella presentata dalla stessa minoranza. E’ strumentale  perché tende a svuotare di valenza la proposta che è stata presentata prima e solo allora Canio ha trovato la pensata di ostacolarla chiedendo al Consiglio di esprimersi prima su un oggetto concorrente. Terminata la querelle si vota quindi  sulla questione preliminare e il voto è già scontato. Si entra quindi nel merito, con la lettura da parte del delegato alla finanze della relazione di proposta. Quando finisce la lettura, il delegato perde la voce e poi non parla più neanche interrogato. Quindi superminoranza va all’affondo usando il repertorio di merito e diritto che certo non gli manca, ma quelli non si muovono neanche a bastonarli, sembrano di pietra e così si votano un atto che è un capolavoro di spregio, di arroganza e di ignoranza.  L’invio alla Corte, quella dei conti, è garantito.
Torna in aula una proposta di superminoranza per correggere una convenzione con Baveno e questa volta, maggioranza la fa propria integralmente. Si passa al voto e tutti son concordi, così minoranza incassa anche il suo premio di consolazione.
C’è la proposta per convenzionare con Nebbiuno il capo del servizio alla pubblica edilizia, Ermini ora anche detto Burghener, architetto e cantautore di successo, insomma si va avanti sulla strada del depotenziamento del servizio e minoranza se ne astiene, giustamente. Ritorna ancora in aula lo stato di dissesto delle strade cittadine e la proposta è di correre ai ripari con una norma straordinaria che vada a cercare gli autori dei danni così estesi. Lo propone la superminoranza che non si stanca di insistere sul tema ed indicar col dito le responsabilità che sono sulla testa di quanti hanno lasciato che tutto andasse in aria. Il testo è belle e pronto e non lascia vie di fuga. Non se ne accorge il Vice delegato, ma non sfugge invece al Professore che, fiutandone il pericolo, prende  in mano la questione e propone, come suo solito, una qualche mediazione, sempre al ribasso. Quindi anche Canio chiede tempo per pensare e per proporre un testo condiviso, impegnandosi a riportare subito in aula la questione che così viene sospesa , come la minaccia che, forse, hanno capito di avere  sulla testa.    
E’ la serata dei premi, anche se di consolazione, e la superminoranza ne incassa un altro piccolino, riuscendo ad aprire, almeno ai consiglieri, tutti gli archivi del Palazzo. Sembra sia passato un secolo da quando Canio, invece, segretava, nascondeva e ritardava e superminoranza doveva scrivere al Prefetto per invocare il rispetto della legge. Ora tutti gli atti pubblicati rimarranno accessibili per sempre, sul sito, ai Consiglieri. Accontentiamoci per ora , ma ancora un altro poco e riusciremo ad aprirli anche per tutti. Torna la convenzione con Pro Loco che chiude, nell’autunno e nell’inverno, i battenti dell’ufficio del turismo i festivi e i prefestivi e li riapre al lunedì. Superminoranza vorrebbe proprio il contrario, ma su questo il Professore sembra tornato come prima della cura e non ci sente proprio niente. Quindi votano e la bocciano. E’ il secondo tempo della questione sul compenso al Revisore, quello che doveva essere il primo e che Canio ha ribaltato e messo in mezzo a tutto quanto. Non resta che picchiare ancora un poco, ricordare che la richiesta è anche che il Revisore presenti dimissioni e concludere con la parola “applausi “  rivolta a grande maggioranza che , ormai muta, vota contro, senza vergogna.  
Intanto era arrivata la Consigliere Severino e Canio la aspettava perché aveva un argomento fuori sacco che voleva , comunque, andasse in aula per un voto su un ordine del giorno. E’ la questione del disservizio capitato all’ambulatorio ASL della città per cui si dice, ma l’altra parte poi smentisce, che presto o tardi chiuderà. Canio è, giustamente, interessato ed ha preparato un testo da votare giusto in Consiglio e lo vorrebbe  condiviso  anche dalla  Consigliere Severino perché siede in Provincia. Così infatti succede e dopo un po’ delle solite parole che, in questi casi, si dicono senza sapere più di tanto quello che si dice, tutti lo approvano.      
 Un’altra convenzione messa in esame ed è quella per il servizio di assistenza al domicilio. E’ una questione che si solleva perché in contrasto con la convenzione generale del consorzio tra i comuni. La risposta è una lettura di numeri di articoli e di commi, ma quando la delegata all’assistenza chiude il testo e le si fanno le domande più precise, è un po’ la storia che succede con il delegato alle finanze, si perde solo tempo. Il voto è quindi già scontato.  Si va verso mezzanotte e si capisce che Canio vuol tirare un po’ alle lunghe per non affrontare tutto il Consiglio e così si passa a due argomenti un po’ leggeri , quello delle soste al venerdì , ma vi diciamo subito che non si cambia proprio niente e quello di due attraversamenti per pedoni che non sembrano a norma più di tanto. Di uno si assicura che lo è , l’altro non  lo è , ma non importa, non è successo ancora niente. Aspettiamo quindi il prossimo incidente. E’ scoccata mezzanotte e come Cenerentola bisogna tornare tutti a casa. Il resto, ma quando non si sa, andrà avanti e finirà la prossima puntata.       
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