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lunedì 20 giugno 2011

Consiglio nel solstizio d’estate  
Sarà per caso, sarà invece per calcolo, i Consigli della cittadella seguono il ritmo stagionale, ritmi un po’ troppo levantini, forse, e i risultati infatti si vedono o meglio non si vedono, ma comunque questo è il dato, difficile a modificarsi più di tanto nonostante superminoranza faccia la sua parte a mettere legna dentro il fuoco. Cosa bolle quindi in pentola in questa ed anche negli altri appuntamenti stagionali dove si aspetta sempre qualche novità che poi invece non arriva ? Poco o quasi nulla. Il fatto è che Canio, sembra aver già finito gli alimenti e, appunto, poco o quasi niente abbia da dare in pasto ai convitati, vivacchia insomma alla giornata, scontando dentro il suo governo qualche tensione di stagione, ma ciò nonostante non sembra decidersi a fare la mossa di una svolta. Vivacchia dietro l’alibi del patto di Tremonti a cui vien facile dare ogni colpa, mentre il nostro Canio non ha ancor capito che è proprio il patto di Tremonti che deve riuscire a far venir fuori i buoni amministratori, i virtuosi; quelli che invece di aspettare qualche altra nuova imposta, fanno la rivoluzione in casa propria e vanno avanti. Un mese dopo un altro le scadenze promesse in calendario slittano in avanti e, il porto a parte, che comunque ha un arretrato di due lustri, qualcuno sa indicare quale promessa è mantenuta ? Il piano di città viaggia, con oggi,  a due  anni e tre mesi di ritardo e quello che, forse, arriverà non sarà il piano promesso durante la raccolta elettorale. Se dentro ci sarà l’altra promessa, la Gabbiola , meno male, ma se manco quella ci sarà , addio per sempre. L’accordo con il Principe, quello sbandierato come storico dal sempre nostro cara Canio, è, per fortuna, inchiodato in assemblea dove Canio non osa presentarsi dopo la sconfessione del suo Vice delegato. L’alberghiera, dopo le notizie di un  accordo ritrovato, sembra tornare nel buio del silenzio, così come gran confusione su cosa voglion fare e su quando arriverà il denaro per fare non si sa più cosa, vale per la villa Palazzola. Ci sarebbero i progetti di finanza, qualcuno già nel cassetto del Vice Delegato, ma sempre il nostro Canio ci ha messo il suo veto personale e tutti sanno anche il perchè. Va avanti invece, piano piano,  la piscina. Piano piano, perchè poi c’è l’incognita gestione. Per ora pochi o nessuno riescono a capire che cosa stanno costruendo, quel che è certo è quanto invece spendono di troppo rispetto al necessario per farla.                         

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