In vista del domani si affollano, secondo le voci, i candidati. Sta volta, si dice, che sia il Vice che tenti la scalata; d'altronde si avvicina la fine della , ormai, lunga carriera e quindi o tenta questa volta o la carriera è già belle finita. Il passo poi sarebbe sostenuto da forze interne di Palazzo e questo lo spinge come un razzo; insomma è un po' sempre un gran simpatico ragazzo o meglio, un ragazzaccio. Quanto a ciò che farà Canio, la cosa è più complessa. Escluso per legge da capo della lista, necessita per forza di chi si presti a fargli da supplente. Occorre però qualcuno che piaccia alla sua gente, ma occorre pure che sia assai con lui condiscendente. La cosa, vedete è un poco complessa; se poi aggiungiamo pure che Canio vuol la garanzia di essere il vincente, ci sembra che sta cosa diventi anche assai complessa. La Lega pure vorrebbe avere, sta volta, il sindaco vincente, ma anche in questo caso non oserebbe proporsi in quanto tale temendo di fare pure fiasco. Ci andrebbe, dunque, senza il suo vero e esatto nome, non dico sotto un falso nome, ma insomma, agirebbe in copertura in attesa così di un colpo di fortuna. Da tempo si muove il " Comandante"; si muove con cautela, col suo passo felpato, tastando il terreno conosciuto e, forse, anche quello sconosciuto. Se riesca nell'intento è ancora un po' un mistero, comunque per ora mica molla. C'è poi Piervalle che il Sindaco non vuole proprio farlo, però non vorrebbe neppure che a farlo fosse qualcuno di quelli che sopra abbiamo già indicato. Per ora ci prova a tratteggiar qualche profilo: che abbia indipendenza, che abbia fine intelligenza, che abbia adeguata competenza, che non abbia neppure un ombra nel passato e quanto all'età un po' c'entra e un po' non c'entra. Un nome peraltro ce l'avrebbe. Per ora non lo svela neppure se fosse torturato; però confessa che c'è ancora un bel problema che è riuscire a convincere ad accettare questa sfida.
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