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martedì 15 febbraio 2011

Progetto frazioni di terra e di lago.

Superminoranza ha presentato, per l’esame, in uno dei prossimi Consigli, una mozione che, traendo ispirazione e insegnamento dallo slogan di grande maggioranza: “Fatti e non parole”, obblighi l’Amministrazione Canio a pianificare iniziative in materia di interventi di recupero, rinnovamento, integrazioni e innovazioni delle urbanizzazioni frazionali, da realizzarsi secondo un progetto pluriennale organico che, frazione dopo frazione, nessuna esclusa, nell’arco di un tempo, anche non breve ma certo, possa garantire il raggiungimento di concreti generali positivi risultati di riqualificazione urbana. In altri termini si vorrebbe che l’ analisi dello stato dei bisogni e delle esigenze delle singole frazioni, tradotta in progetti di larga massima, quantifichi le risorse necessarie, affinchè abbiano a mettersi in cantiere progetti annuali che realizzino quel generale miglioramento urbano delle frazioni che ci si vuol prefiggere. Tali progetti dovranno mirare, nello spirito della proposta, al rifacimento ed adeguamento degli impianti a rete e dei sottoservizi, all’interramento delle linee aeree con il concorso dei loro gestori, all’inserimento, anche con previsioni di modeste modifiche di PRGC di nuove urbanizzazioni di viabilità, sosta e spazi urbani attrezzati, al rifacimento/potenziamento degli impianti di pubblica illuminazione con la loro sostituzione con altri con caratteristiche di arredo urbano, al recupero della viabilità minore e storica con la manutenzione o il suo rifacimento con l’uso di materiali tradizionali, al restauro di immobili pubblici ed al recupero di elementi di pregio architettonico presenti sempre in ambito pubblico. Se tale mozione verrà accolta e ci chiediamo perché mai non lo dovrebbe essere, si supererebbe il modo estemporaneo, casuale e disorganico o a volte motivato più da ragioni di appartenenza che non di priorità ed esigenza, con cui gli investimenti vengono eseguiti nelle singole frazioni, per dare spazio ed attuazione ad un programma organico e certo anche sul lato delle risorse spendibili.
Quanto si propone , non solo è quindi buona norma di governo, ma costituisce , peraltro, un  obbligo di programmazione e di pianificazione, troppe volte disatteso e quindi dovrebbe essere approvato ad occhi chiusi dalla grande maggioranza che, peraltro, in questi tempi non ha molto da fare.

Eppure qualche fondato dubbio noi lo abbiamo circa il buon esito che la proposta avrà . Vedremo

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