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lunedì 21 febbraio 2011

Una piscina che cresce

Eccola mentre cresce la futura piscina ed è il caso di dirlo visto lo spazio che si sta prendendo dentro quel lido già così sacrificato. Cresce e si prende un pezzo della spiaggia, che era già poca, cresce messa dentro uno scatolone di cemento grande più del doppio della dimensione della vasca, cresce anche in altezza rispetto alle misure originarie, così si prenderà anche un pezzo della vista che guardava verso il golfo e non si bagnerà quando il lago crescerà pure lui. Certo che tutta questa crescita ha il suo costo, mentre costruire a quota di campagna costa meno, ma questo è un vezzo che sembra avere preso tutta l’Italia dove le strade, le ferrovie e quello che si può si fa per aria e non in terra, questione di prezzo finale, e farlo lievitare sembra la qualità dei nostri ingegneri ed architetti. Così anche la nostra opera omnia non è da meno e questo è il risultato che sta prendendo la sua forma; uno scatolone con vista sul sito promesso per l’Unesco, un altro filo nella collana della Perla del lago, un buco, no meglio un catino per l’acqua artificiale, come fosse quella minerale, accanto all’acqua naturale. Opera turistico/strategica, senza di essa il Pil locale sarebbe andato a fondo e forse mai più tornato a galla; suvvia è una gran sciocchezza, avesse la Perla risolto tutti gli altri suoi problemi, poteva anche permetterselo, ma è ferma, con le sue toppe, intatte tutte quante, e fa piscine per aria e non in terra.

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