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martedì 10 luglio 2012

PRIMA CHE VA IN FERIE




Anche ai borgomastri spettano le ferie e, anche nei Palazzi, quando il caldo e l’afa la fanno da padrona, l’attività rallenta, non c’è scampo, se era tanta diventa un po’ di meno, se era già poca sparisce tutta quanta. Giudicate voi cosa rimanga nel caso quello nostro, io non mi azzardo. Comunque, come accade, gli ultimi giorni, si da anche una spinta per cercare di sistemare l’arretrato, sempre tanto e poi partire con l’animo sgombrato. Quindi anche se caldo, anche se il termometro è un po’ su, il barometro inchiodato e l’igrometro elevato, tentiamo  una sortita chiedendo al nostro borgomastro di far ancor l’ultimo appello e di radunar il gran consiglio all’ombra di un ombrello. Poche le cose, se no si richia il colpo di calore, ma una domanda per questo buco dentro l’acqua che è poi il porto la dobbiamo proprio formulare. Vorrà spiegarci insomma dove stanno le cose tanto impreviste e tanto imprevedibili che han fatto schizzare il costo al + 47 punti sopra il prezzo del contratto ? Come vedete la domandina è anche carina. Poi viene un’altra questioncina che, guarda caso se mancava, riguarda poi il perchè il nostro borgomastro tenga chiusa a chiave nel suo armadio la variante di città, mentre quell’altra, quella stralcio, quella venuta molto dopo, è già passata avanti della prima. Qui par che il nervo sia scoperto e la domanda, forse, sembra fatta per, giusto,  guastar sole le sue ferie. Alleggeriamo la serata, ci dica il borgomastro o, se preferisce lo dica pure il vice, dei soldi spesi per delimitare le aree balneabili che sono tutte andate a pezzi e quindi tutto è ancora punto e a capo. Abbiamo belle finito, ci dica solo di questi interminabili ritardi con cui gli atti van tutti sulla  rete, ormai per alcuni la data è quella delle ferie dell' altr'anno. Buone vacanze quindi, borgomastro, e ci vedremo con piacere poi  al ritorno.      

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