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venerdì 29 gennaio 2016

SEPOLCRI IMBIANCATI






Provocato con l'ultimo mio post su un tema che gli scotta, io penso che Bottini si scordi la domanda e non risponda. Poco male; presto o tardi, la risposta alla domanda ugualmente ve la daremo avendo tra le mani le carte che ad altri son state invece e ingiustamente segretate. D'altronde la storia del Palazzo è piena di segreti che non vengono mostrati in quanto, se svelati, rivelano i divieti che hanno infranto e i regali che hanno fatto. Di solito, al fondo di molte queste storie, ma non sempre, ci stanno anche dei soldi, nel senso di euro andati persi o di euro regalati, comunque e sempre pubblici denari ben s'intende. Dietro poi le stesse storie ci stanno i nostri governanti, la corte che li serve e quei " pochi" fortunati che, in fondo alla catena, incassano, ma non scuciono di solito moneta. Le storie sono tante e sono anche diverse: un giorno, presto o tardi, vi faremo una lista e un almanacco. Comunque di tutte queste storie qualcuna è più palese, qualcun'altra è più nascosta, ma tutte sono unite da un numero comune, che serve a tenere sempre in piedi, per quasi mezzo secolo per volta, la nostra locale bene amata " classe dirigente". Quel numero un po' magico ci dice che se nel tempo vuoi durare, non devi poi neppur più di tanto manco fare. Ti basti lasciar fare, non devi disturbare; governare diventa dunque un'arte soltanto e solo per durare. Il tempo poi fa il resto; a furia di durare ne hai fatti di favori e a furia di favori e di occhi sempre chiusi, alimenti quel consenso, diffuso o ben mirato che quando arriva l'elezione garantisce il risultato. Bottini, l'immortale, è dunque il gran maestro di tale strategia che da tempo immemorabile gli porta sol consenso; giù il cappello. Di pecche, grandi e piccole, ne ha tante che tiene celate nel cassetto; scassinar questo cassetto prendendo un grimaldello sarebbe, forse, bello, ma quand'anche pur scoperte crediamo che non cambi di molto il suo consenso. Che poi la strategia del nostro Borgomastro non solo sia pagante, ma pure contagiosa, lo dice chiaramente la linea tenuta dal gruppo più robusto che siede nel Consiglio a " contrastarlo". Mirando nel tempo a prendergli anche il posto, ne assimila il modello, non prende posizione, sui temi più robusti è ammutolita, se gioca di rimessa è già forse di troppo. In questa condizione si lascia campo libero al nostro giocoliere che dell'esistenza di quelli del carroccio non par se ne sia neppure accorto. In questa situazione c'è dunque soltanto un vincitore; nessuno, un tempo fa, avrebbe mai giocato neppure un dollaro bucato che un giorno sarebbe diventato il Borgomastro, ma in questo paese che a dir poco è un poco strano, con tanti segreti nel cassetto, con tanti lasciar fare, con occhi tutti chiusi e con troppi non devi disturbare, invece poi è successo e ora tenetevelo ben stretto Signori che avete sempre fatto, che mai nessuno di voi qualcuno ha disturbato e che nessuno di voi, per vero, neppur fu mai votato, ma pur sempre avete ugualmente e da sempre comandato.
        

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