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venerdì 23 dicembre 2011

Fine anno


Ore 21, un po’ di assenze: due di maggioranza, due di minoranza, il pubblico è la stampa, arriva Canio e si da il via. C’è subito la storia della firma da cancellare dalla  lista, l’istanza formale è di Piervalle, ma Canio l’ ha girata come fosse della diretta interessata. Sarà un particolare, ma è il segno che vuol strumentalizzare e infatti, dice che c’è il giallo ( deve aver letto di Palese ) , così come pure il Professore che, anche lui dice la sua. Vecchi mostra l’e_ mail del gestore del sito delle firme dove conferma essere la firma  uscita con l’e_ mail della persona interessata. Così si va avanti incattiviti e  si va al voto che è poi alla fine è unanime con distinguo.
Arriva l’imposta di soggiorno, figuriamoci, e relatore è il Professore. Minoranza  chiede un rinvio perché sia poi discussa insieme all’IMU anticipata, ma loro la vogliono e già ci hanno messo la  tariffa secondo le stelle degli alberghi. Non la pagheranno solo i bambini sotto i sei anni e  uno ogni 20 quando tutti sono in gruppo.Quanto a cosa fare dei circa 550 mila euro che si stimano, l’elenco è così lungo e un po’ generico, che poi ne faranno quello che vorranno. Minoranza se ne astiene. 
Si rinnova, sino a scadenza, forse, del consorzio, la convenzione dell’assistenza al domicilio e poi si approva una mozione di coldiretti  che promuove il made in italy.
Maggioranza ha già finito,  ora sotto, tocca agli altri. C’è la mozione per togliere i parcheggi gratuiti a quelli del governo e funzionari in piazza di Marconi e,  miracolo, l’approvano, ma il Professore se ne astiene. Ritorna in aula la questione delle strade tutte rotte, no non ne vogliono sapere di far pagare i danni a chi li ha fatti e così bocciano tutto.  Poi c’è un interpello sulla questione di un piano esecutivo che par non abbia più la fine, ma sembra che, a primavera, forse, finirà. Arriva la richiesta di chiarire la questione della sala per il giuoco. Bottini la prende un poco alla lontana , ma la conclusione è che il Comune non avrà parte diretta nella cosa. La gestirà, forse, una società di servizi creata ad hoc dalla associazione dei comuni interessati, quella di cui Bottini è presidente. Quando non si sa, forse, nell’anno  che verrà; dove forse si sa, ma ci dice che è meglio manco dirlo e quanto ai soldi, non ne darà al Comune, ma farà un po’ di servizi, cosa non si sa.  C’è un altro interpello su lavori fatti su di una delle isole che fanno quasi schifo. Risponde  il vice delegato per dire che chi interroga ha ragione, ma c’è questo, poi c’è quello, insomma il Comune quasi non c’entra, o meglio, vede ma non c’entra: poveri noi.   C’è l’interpello per il porto. Qui tace Bottini e parla solo Canio. L’esecutivo delprogetto, guarda caso, è arrivato solo oggi anche se lo avevano promesso per il 17 di luglio che è passato da, almeno 5 mesi. Canio, anche se incalzato, non da nessuna spiegazione, c’erano problemi,questo sembra di capire e ora il Comune  si prende altri 90 giorni per validare il progetto presentato. Quanto costa in più rispetto all’offerta fatta in gara. Canio vorrebbe non rispondere, ma Piervalle lo costringe a dire poi la cifra: sono 600  i mila euro da metterci  ancora. Canio diventa l’imputato, avete buttato 3 miliardi, erano lire, dentro il lago; avete pagato per fare, ripagherete per disfare, e pagherete ancora per fare un’altra volta. Ci dite che bisogna fare ancora dei sondaggi, che il progetto esecutivo dovrà  garantire il risultato, ma non era forse il progetto messo in gara che doveva garantire ? Sembra di essere ancora al primo giorno  dei dieci anni ormai passati e con il rischio di un altro contenzioso tra le imprese. Canio, baldanzoso quando sono in ballo un po’ di firme, è li che soffre e non risponde e quando accenna a fare previsioni, Piervalle lo scongiura di evitarle.
C’è la piscina, tutto è fermo, ma l’impresa, ancora non fallita, ma è insolvente e non  lavora, ha affittato l’azienda, ma neppure chi l’ha affittata vuole fare quei lavori. Intanto il tempo passa, la stagione è quasi a rischio e lo scatolone sta lì.
C’è la storia del sito dell’Unesco e la sua candidatura e qui disserta il noto Professore che legge una sua lunga relazione. Insomma la questione sta in Provincia che dovrebbe curare, per tutti, la candidatura, ma che sembra prenda tempo e non abbia grande voglia. Quanto a Stresa, dice sempre il noto Professore, le carte le ha in regola e la variante  per gli alberghi non disturba, anzi sembra voler dire che farà vincere in punteggi. Se lo dice lui………
Finisce il Consiglio al cimitero, è quello su di Magognino, interroga l’amico Bertolino, risponde  il solito Bottini, sempre con noi  gentile, lo ammettiamo.

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