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venerdì 23 dicembre 2011

Porto in alto mare

Ormai sono un  balletto anche le date; quante volte è stato annunciato anche il suo avvio manco più sono contate; sul cartello di cantiere  c’è una data : 17/07/2011 indicava, l’impresa vincitrice,  l’arrivo del progetto esecutivo, sembrava proprio essere in forma quest' impresa, tanto che manco firmato aveva il contratto e già era pronta col progetto. Poi arriva un primo stop, un piccolo ritardo di  soli giorni 15, dirà Canio in assemblea, cosa volete che poi sia, siamo dieci anni che aspettiamo. Poi più nulla sino all’otto di settembre dove da firmare non c’è certo un  armistizio, ma proprio quel contratto che mancava. Bene tutti pensano, adesso arriva anche il progetto, no perché adesso l’impresa ci ripensa e dice di volersi prendere tutto il tempo che ha diritto e fan 90 giorni e va all’immacolata.  Passa però anche la festa comandata e il lungo ponte di quest’anno e il progetto non arriva, è fuori tempo. Ieri però c’era l’esame, in aula, dell’interpello presentato ed allora, guarda caso, alla mattina arriva anche il progetto, così almeno ha detto Canio ieri sera. Insieme al progetto c’è però anche un biglietto ed la somma da pagare, in più di quanto aggiudicato nella gara. Insisti, insisti e Canio , alla fine deve dirlo, fan 600 mila d’euro con l’IVA.  Un bel botto a fine anno e poi ci sono, giusto in agguato, le altre imprese, quelle che hanno perso la gara in tribunale e adesso vedono salire tanto il prezzo che un pensiero pur lo fanno se provarci un’altra volta ad andare in Tribunale. Povero Canio, il comandante,  rischia di essere travolto dagli eventi perchè qui la questione non è il giallo di una firma dove non serve esser professori per dirne 4 di scemate, qui la questione è un poco anche più seria, di quelle che rischiano di far andare la barca tutta sul fondo insieme all’equipaggio ed al suo capo.   

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