Visualizzazioni di pagine: ultimo mese

domenica 4 dicembre 2011

Scacco al re

Quello del titolo di oggi è la metafora che usiamo per introdurre la vicenda della variantina, quella “PAI ”, così l’abbiamo sempre chiamata quella “bozzetta” andata in Consiglio il mese di settembre con la garanzia che il Professore aveva dato che tutto era già a posto e convenuto sui “tavoli tecnici “, così si chiamano, dove si porta la bozzetta e, prima ancora di andare davanti al suo Consiglio, si ottiene l’approvazione di un’intesa. Così sembrava dunque dovesse andare questa volta; “garantito” dissero quei due: Canio e il Professore, “questa va veloce senza neanche più un problema”. Bravi quei due, sembrava che, almeno una volta, le cose le avevano studiate e messe bene, nessun ostacolo era davanti; la pratica era chiusa.
In quel Consiglio, quella sera, come  un marziano, calò Piervalle un discorsetto, fatto di virgole, punti e punti e virgola, poco capito dai convenuti Consiglieri, non so quanto da Canio e dal suo delegato  Professore; un poco preoccupati parvero, invece, i tecnici assoldati. Dov’era dunque quel “cavillo”, tirato in ballo all’ultimo momento  e inaspettato. Il punto stava che quella bozzetta, fatta per garantire il territorio dal rischio idro e geologico, tracciava a mt. 15, dappertutto, la fascia di rispetto dagli argini dei corsi, facendo finta che Stresa fosse tutta montana. Su questo punto venne fondata l’eccezione, perché, circa da Magognino a venir giù, il territorio non è più classificato come montano e i vincoli di fascia passano a 100 metri, giusto per lato.
La differenza non è poca, anzi moltissima anche se i metri 100, come i 15 d’altronde, sono riducibili, giusto sino alla metà. Non mi si dica poi che Stresa non è Genova, perché nel 1924 le salme già sepolte in camposanto a Someraro vennero raccolte sulla riva, giù sul lago, e il rio Cree, che passa proprio in mezzo alla città, mandò tutto per aria. Morale, ora quei due e i tecnici assoldati stanno ridisegnando tutte le carte, perché, non c’è storia, in Consiglio c’è un marziano che, a modo suo, comanda un po’ anche lui e Canio e il suo delegato Professore l’altra variante, quella che poi doveva salire su per il versante collinare, se la vedono sfilare dalle mani.

Nessun commento:

Posta un commento