Visualizzazioni di pagine: ultimo mese

venerdì 2 dicembre 2011

L’anno che tramonta

E così, giusto trenta giorni ancora, ma ormai l’anno finanziario è pressoché  finito, e chiuderà, anche sta volta, quello secondo del governo di  Canio con la variante dell' arcinoto Professore. Preconsuntivo dunque alla vigilia, ormai, del 31 di dicembre: ferma l’alberghiera, fermo ancora il porto, fermo, per fortuna, l’accordo con il Principe, ferma la Gabbiola, ferma la vasca per il bagno, già ferma la variante, quella del Pai, appena avviata poi quella alberghiera, ma presto sarà ferma, statene certi e  buchi nelle strade, dappertutto; la scusa poi è, quasi sempre, quella del patto che salva tutto il fallimento del governo, ma l’esercizio chiude con le sue spese, però, che vanno come il vento verso, oramai, i sei milioni d’euro, giusto l’anno, e solo per quelle del Palazzo e la sua macchina. Se fosse un anno anche di scuola,  sarebbe dunque ormai bocciato, un’altra volta, questo bel nostro governo che doveva essere, un po’, il sol dell’avvenire, sostenuto da destra e da sinistra tanto per non finire tutto per terra. Comunque prima che l’anno chiude avremo ancora una chiamata del Consiglio dove sentiremo il nostro Premier quali risposte ci darà su : porto, piscina  e chi lo sa. Insomma si ripetono le prove, ma siam sempre da capo e questa ormai è una costante che è difficile, anzi impossibile, smentire. Sarà il nostro caro Premier un bravo illusionista, avrà un  consolidato repertorio di discorsi da usare secondo circostanze, sarà bravo a raccontarla a chi non lo conosce, ma alla fine anche il giocattolo più bello, forse,  si rompe. Nulla di nuovo dunque anche quest’anno, altro che sol dell’avvenire, tramonta il sole  un’altra volta e si trascina le speranze, anche quelle che sono le ultime a morire.

    
CAMPAGNA CONTRO LA CEMENTIFICAZIONE 


Nessun commento:

Posta un commento