
E’ sfortunato, non ne infila
manco una, gli capitan tutte solo a lui; è tutto giusto e purtroppo,
tutto vero, ma che nonostante le disgrazie e le sfortune gli fosse rimasta ancora
la voglia di far ridere, questa era l’ultima che da Canio noi anche si
aspettava. Eppure è proprio vero, Canio è un gran burlone, un mattacchione che
non perde il buon umore e la voglia di battute e barzellette. L’ultima che va
per la maggiore e che tutti hanno creduto è la storia messa in giro sulla tassa
per lo sbarco. Forse non erano passate quarantottore, che dico, forse manco
appena ventiquattro e già correva la notizia che per mettere piedi sulle Isole del lago Canio era pronto a
far sborsare un euro e mezzo a testa. Fatti
rapidi conti, in un sol anno si incassava un milioncino ed anche un altro mezzo,
giusto in euro, quasi una manna piovuta giù da cielo a sistemare le finanze del
Palazzo ormai alle strette nella morsa di quel patto. Così la notizia è poi
girata senza smentite e senza dietro front e ancor oggi, molti ci credono e l’aspettano.
Fin qui quindi sta la storia raccontata, mentre da ora in poi bisogna anche
raccontare un’altra storia, quella vera, quella che ci dice che la tassa sullo
sbarco qui non c’è ora e qui non ci sarà neanche domani. E’ stata, quindi,
tutta un’ invenzione, uno scherzo messo in giro dal nostro mattacchione, perché
le isole minori è vero che esistono, ma esistono sul mare, sono 36 o forse 37,
stanno in solo sette su tutte le regioni ,così è stato deciso prima da una legge
che è dell’anno 2007 e poi corretta da un qualche solito decreto. Tutto qui, ma ormai ci gioca e si diverte, così per un po’ cavalca la notizia, poi si
stufa del suo gioco e tutto quanto tornerà nel solito silenzio.
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