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lunedì 14 aprile 2014

PENSIERO DEBOLE


Ordunque la Stampa, l'altro ieri, ci ha informati di come Canio la pensi sull' imposta, o meglio ci ha chiarito qual'è il pensiero che sta aI fondo della decisione di mettere sta imposta che non c'è. La sintesi di sto pensiero acuto e preveggente è che da un lato non è giusto che a mantenere le terre d'oltremare siano chiamati solo gli elettori residenti. Inoltre, poiché le terre d'oltremare fanno la fortuna anche dei paesi qui vicini, bisognerebbe chiamare pure quelli a spenderci dei soldi per sostener la Perla poverina. Ordunque Canio da un avviso; non bastano sette milioni, circa, di euro nel bilancio dell'altr'anno, ma occorrono altri soldi, per vincere le elezioni, in quello di quest'anno; quindi se non ci metteva quest' imposta occorreva metter la irpef sovrimposta. Inutile è poi il dire che manco un numero Canio ha mai detto per giustificar questa sua tesi. Comunque la verità sin qui è assai cosa diversa, perché la quota relativa maggiore di entrata nel bilancio dell'altr'anno consiste nell'IMU sulla casa che, come noto, era esente prima casa e quindi non sono stati i residenti permanenti a sostenere le spese di Palazzo, ma bensì giusto quegli altri. E' vero che ci sono pure i produttori che pagano sta imposta sulla casa, ma pure loro non sempre sono residenti e poi, in tal caso, l'imposta vien pagata su un bene che serve a produrre un reddito reale, non solo catastale. Nasconde poi, del tutto, sempre il nostro Canio che l'altra cara imposta, quella sul soggiorno, gli getta nel bilancio 600 mila circa tutti in euro per ogni anno e che la sosta della auto, cacciata, per lo più, proprio da quelli che decidono l'imbarco per il golfo, gli getta ben altri circa netti 250 mila, sempre in euro. Quindi vuole altri soldi? Per una delle tre non ha da spender manco un euro non avendo neppure un metro quadro di terra comunale; l'altra, se li misuriamo, si e no, son poche di migliaia, mentre la terza, assai negletta, ne avrà qualche migliaia. Per queste poche terre che, rispetto al tutto sono niente, ora che arriva al fondo dei mandati si accorge che ha fatto poco o quasi niente e viene a lamentarsi che non ha soldi. Dimostra quindi, anche nei fatti, che non ha capito proprio la lezione per cui i soldi si trovano non certo mettendo solo imposte e sovraimposte, ma facendo un po' di duri tagli. Quanto poi all'altro lamento sollevato, cioè anche al fatto che gli altri vicini ne godono e non pagano, se proprio vuole ci sta la soluzione, anzi più d'una. L'una: si cambiano i confini sull'acqua dei Comuni così che la Perla se ne tiene una soltanto; l'altra: dei tre Comuni se ne fa uno soltanto. Dubitiamo....

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