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venerdì 28 agosto 2015

CORSA A OSTACOLI










Più informata di noi, sicuramente, la Stampa dà il via libera a che si faccia l'albergone. Come se fosse una gara a ostacoli e di corsa, essa ci annuncia esser caduto l'ostacolo più alto, quello cioè frapposto dai giudici di un TAR, chiamati a sentenziare su istanza della Associazione Italia Nostra. Il titolo è ad effetto e par esso stesso una sentenza; purtroppo una sentenza di merito è mancata a causa, pare, di una "svista"; l'errore, se errore sembra esservi stato, di non fare una semplice notifica. Ordunque, per questo error poco spiegabile,la legge non lascia alcuno scampo; l'esame del ricorso non è ammesso. Finisce così senza rimedio e più che conta senza alcun giudizio, la corsa raccontata dalla Stampa; da qui però a dir che il via liberà è deciso, mi par un tantino anche affrettato, meglio direi anche azzardato. L'esame col legale di questo risultato, per ora complici le ferie, è ancor mancato, ma se sembra sia scartata l'ipotesi di adire il giudice d'appello, par che sia più realistico e possibile attendere quel via libero effettivo di cui ne anticipa l'evento sempre quella Stampa e impugnar allora quei titoli avanti, di nuovo, il giudice degli atti. La gara a ostacoli, per non abbandonar la metafora sportiva, riprenderebbe allor, di nuovo, la sua corsa, sta volta peraltro accelerata dall'urgenza che consentirebbe di chiedere un esame accelerato. D'altronde se mai qualcuno può pensare che la memoria scritta dal solito Pafundi per conto del Palazzo e a difesa della variante contestata, avesse mai qualche argomento di merito pregnante, si tranquillizzi pure; non ne aveva, solo gran balle per nasconder il nulla con cui poter argomentare. E' vero, nel frattempo, e lo ricorda anche la Stampa, il tempo ha lavorato e le relazioni umane hanno un poco attenuato ostacoli e divieti, lo sappiamo; po' come barare al gioco o cambiare in corsa le regole di gara. Ne parleremo ancora e questo lo vedremo; per ora, ripresa dopo la sosta la scrittura di questo giornalino, limitiamoci a rettificar un po' la Stampa; la corsa ancor non par che sia decisa.

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