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martedì 3 maggio 2011

Fine trasmissione  
 
Questa sera è finito all’ora di cena, era iniziato con qualche minuto di ritardo passato in attesa di qualcuno, poi è partito e, senza sosta, è volato via, ore 20, tutti a casa. L’agenda è quella che vi avevamo già annunciato, ma all’apertura c’è Piervalle che vuole la parola per fatto personale, giusto per ribadire che, sulla questione delle miss e del Presidente Longo Dorni, non è proprio un conta balle come Canio sembrava insinuare e, a comprova, fornisce i minuti ed anche i secondi per andare ad ascoltare quanto Longo Dorni ha raccontato. Canio è un po’ scocciato e allora inizia subito ad illustrare la proposta delle piste da sci sul Mottarone. Sembra che non vi siano novità, ma solo un giusto adeguamento alla legge regionale, tutti la votano. Si passa alla scissione di ConSer VCO Spa, scissione per fare poi una fusione con la società che già opera, in gran rosso, nell’Ossola a raccogliere rifiuti. La domanda è qual' è lo scopo che sta in fondo a questa operazione prima scissione e poi fusione. Canio tergiversa, ma poi lo dice che il tentativo è quello di salvare le società pubbliche dalla concorrenza del mercato. Se va in porto, nessuno poi lo sa. Comunque il voto è unanime, con la sola opposizione, personale, del solito Piervalle.
Si passa già la mano, arriva superminoranza che, subito, chiede se il Professore ha mantenuto la promessa di avviare il tentativo di un progetto che si chiamava giardini per l’inverno. No non  lo ha fatto, ma promette di convocare, a breve,  un altro tavolo e tornare e riparlarne. E’ ancora la volta di Stresa Servizi e qui è Canio che ha contato, l’altra volta,  solo  balle  prendendo in giro tutto il Consiglio. Non c’è storia, Piervalle glielo ricorda, la delibera ufficiale diceva  una cosa ben precisa e Lui poi  l'ha girata a modo suo. Non può scappare, deve cambiare versione, siamo alla terza, e così, alla fine, superminoranza è soddisfatta perché Canio ha dovuto smentirsi un’altra volta.
Sulla questione delle terre al Mottarone, gravate da diritti di uso civico, alienate nel lontano secolo passato e da riportare a casa, tutti d’accordo, sembra che la pratica cammini. Arriverà anche la delibera per l’applicazione, attenuata, del piano caso regionale. Lo assicura il Professore, la scadenza è quella del 18 prossimo venturo e per quella data arriverà l’altro Consiglio.
Anche sulla variante di città, il Professore  rassicura. E’ vero è in gran ritardo, ma la colpa è sempre di qualcuno ed ora promette che, entro questo mese, verrà illustrata la nuova bozza del documento di programma. Ma è qui che Canio non sembra avere più grande fretta, certo e  lo diciamo qui, le elezioni sono lontane e queste cose, di solito,  si tengono in caldo per poi vincerle. L’altra volta ha funzionato e la prossima funzionerà lo stesso. Intanto e infatti una delibera del piano di variante venne approvata nel luglio dell’anno che è passato ed è andata in pubblicazione soltanto il  4 del mese dell’aprile che è passato. Perché mai, non ce lo sanno dire. Siamo alla fine, c’è ancora la richiesta di apertura del parco di villa Palazzola, Bottini ne parlerà domattina con la Stresa dei Servizi, è una promessa, lo stesso per quanto riguarda la ricerca di parcheggi d’emergenza in zona Lido, quanto a soluzioni strutturali, confessa, sempre Bottini, che l’idea di minoranza non l’aveva mai pensata.
Così finisce anche questa volta e l’ appuntamento sarà, forse, il 18. Domani minoranza prepara , al volo, il suo nuovo pacchetto: 8 questioni.

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