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giovedì 26 maggio 2011

Prossimo obiettivo
 
Il Governatore Canio, giustificandosi per gli investimenti che non fa, dice che c’è, l’ormai famoso, patto della stabilità che non lascia spendere di cassa. Come contraddirlo, il fatto esiste ed il vincolo di patto è assolutamente certo e vero, quindi rassegniamoci e moriamo, fine del mandato.  Però, sempre il Governatore, nei documenti che ha fatto approvare dal Consiglio dice anche un’altra cosa, che  poiché c’è il patto, occorre pensare di utilizzare altri strumenti  ed al proposito cita il progetto di finanza. Per chi non lo sapesse, questo progetto di finanza è un investimento proposto da un’impresa che, vinta una gara,  mette di suo per costruire un’opera che è pubblica e per remunerare il capitale che ci mette, la gestirà per qualche anno incassando le tariffe ed, alla fine del periodo, lascia l’opera al Comune e se ne va. Ora è notorio che qualche investitore ha fatto una preliminare proposta ed ha offerto di investire per p.za Marconi per farci un parcheggio in sotterranea ed una piazza vera, senza auto, in superficie. Chi ha visto la proposta diventare un progetto del Comune? Nessuno, perché il Governatore non lo vuole. Ma come ! Se aveva raccontato giusto il rovescio e adesso che c’è l’occasione proprio Lui è quello che  si oppone. Proprio così, Canio non vuole. Canio non vuole perché vuole tenersi Stresa Servizi e per far questo deve mantenerla, lasciandogli le entrate di P.za Marconi che faranno, quest’anno, 400 mila euro, mentre se perde quelle entrate essa può chiudere battenti. Ora, quando c’è crisi industriale, una azienda, in sei mesi cambia strategia, si ristruttura, butta anche le scelte fatte nel passato e poi torna sul mercato. Quando la crisi invece è quella pubblica succede quasi il rovescio e , nel nostro caso, Canio se ne sta braccia incrociate ad aspettare che l’aiuto arrivi giù dal cielo, pur di non cambiare. Superminoranza su questa storia qualche cosa sta per mettere in cantiere e sarà, probabilmente, uno dei prossimi obiettivi, ma qui ci vuole che un qualche delegato, di quelli un po’ di peso, se la cosa l’ ha capita, sbatta la delega sul tavolo di Canio e faccia sentire la sua voce, forte e chiara.


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