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mercoledì 8 febbraio 2012

Ballando sul porto
 
Mentre Canio sembra rallegrarsi perché di minoranze ora ne avrà due anziché una soltanto, meno dovrebbe stare allegro per la questione del porto di cui non vi vede ancor la fine o, forse meglio dire, manco l’inizio. Infatti le cose sembrano ancora in alto mare, con si un progetto esecutivo almeno nel cassetto, ma è proprio questo progetto che fa nascere un altro bel problema. Intanto occorre ricordare che tra i soldi già pagati per il solo progetto andato a male, con gli annessi e poi connessi, circa 300 mila euro erano usciti dal Palazzo; ora arriva quest’altro di progetto  che se, in esito di gara, costava 80 mila euro, ora l’impresa aggiudicata, con le rettifiche apportate ne vuole circa 153 mila di euro, poi c’è l’IVA sul progetto che fa di euro circa 32 mila , poi occorre verificarlo e validarlo e son altri, circa, 20 mila, poi ci sarà stata l’indennità a chi ha redatto il progetto andato in gara, insomma passiamo ormai i 500 mila euro solo per la carta. E’quasi un record se, sempre a stare a quel che chiede l’impresa aggiudicata, l’importo delle opere sarà di €. 3.505.993,00 ; quindi, se ci mettiamo ancora cosa costerà la direzione dei lavori che  non sappiamo e poi i 90 mila euro che, sempre l’impresa, chiede per dirigere la sicurezza del cantiere, ecco che alla fine si valicheranno, facilmente, i 700 mila euro solo per carta e per servizi resi dai professionisti. E’ un bel record, un bel 20% del valore dei lavori materiali veri e propri e Canio, in questa situazione, ha da stare proprio allegro ed essere felice perchè l’opposizione si divide. Cosa sarebbe invece costato questo progetto ed i suoi annessi senza tutto quello che è successo? Bene: la differenza tra il totale che alla fine verrà fuori e il costo inizialmente già previsto, fa forse una parte del danno che l’Ente sta subendo e che qualcuno magari pagherà.  Ma il problema è sempre più complesso perché l’impresa, con tanto di consenso dato da Canio e il suo governo, ha rivoltato poi tutto il progetto, magari ha fatto bene, ma il risultato è un progetto assai diverso da quello andato in gara, diverso nella sostanza e nelle cifre e questa cosa  non piacerà, o meglio piacerà, alle ditte che persero la gara che stanno, sempre, pronte a fare guerra. Le conclusioni, presto o tardi, le vedremo; di essere ottimista io non mi sento, neppure pessimista, ma realista e devo dir che temo che anche quest’anno, forse, se ne andrà con il porto in alto mare. Comunque la fiducia è stata data a Canio e non a noi e a Lui che spetta riuscire a navigare senza affondare e far la fine di Schettino.

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