Porto:sotto la lente

 

Tanto per collaudare i nuovi gruppi consiliari c’è questa storia del porto da mettere un po’ a fuoco. Le sorprese, che non son certo quelle geologiche, ormai si susseguono una stagione dopo l’altra. C’è stato il fallimento del primo dei progetti, ben pagato; ci sono stati i successivi pareri su pareri; c’è stata la chiusura del primo contratto con l’impresa che, prese i soldi e andò a casa; c’è stata la chiusura del contratto di progetto, mandando liberi a casa i  suoi autori con tanto di soldi e forse anche di scuse; c’è stata la ricerca degli altri soldi che mancavano per attuare il secondo dei progetti; c’è stato l’arrivo dei soldi che mancavano; c’è stata la  redazione del secondo di progetto, si disse fatto in casa per risparmiare un po’di soldi; poi arriva il nuovo appalto con l’onere del progetto, quello ultimo e finale, da disegnare  a cura dell’impresa vincitrice; c’è stato il contenzioso tra le imprese, tra loro e tutte contro l’Ente, per impossessarsi del contratto; ci sono state le sentenze che, alla fine, hanno deciso il vincitore. Sembrava esser finita, ma no, il vincitore chiede di cambiare qualche cosa del progetto, lo rifà belle da capo, presenta un’ altra volta il conto che , questa volta, sale di, circa,  un milioncino e 400 mila d’euro. Adesso tutto è fermo, un’altra volta, in attesa di che fare. Come vedete per i gruppi il lavoro mica manca.