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venerdì 3 febbraio 2012

Imperizia
Questo, a essere benevoli, è il giudizio che va dato a quelli del governo quando,  martedì dell’altra sera, ci portarono sul banco del Consiglio una perizia da approvare. Recitava la perizia, anche giurata: “ Io sottoscritto……..incaricato dalla Levo s.r.l. di Torino, via Lagrange numero 10…….” . Concludeva la perizia e  ve lo dico a modo mio: “ Questo è il prezzo che devo al Comune per ogni anno della prevista concessione ”. Ora non è che abbiamo giusto il gusto di dire sempre no, ma accidenti, chi ha mai visto che il prezzo di una cosa a deciderlo non è il padrone della cosa, ma chi la cosa la vuole anche comprare. Certo, in questo caso, il padrone è quello pubblico ed allora ecco l’eccezione. No, non c’è proprio l’eccezione, c’è solo un modo di trattare le cose che son pubbliche, come fossero proprio di nessuno. Da questa bella regola, cioè di nessuno, par proprio che anche questo governo non sappia discostarsi e poco importa se il suo tavolo è pieno di avvocati, non cambia proprio niente, salvo una cosa: che l’imperizia, l’imprudenza, insomma il cattivo amministrare, è sempre colpa grave, meno male. Pero, la cosa se non fosse deprimente, sarebbe anche divertente perché dovevate sentirlo il Vice capo sostenere non esser vero quello che, sopra, vi ho copiato dalla perizia del perito, anche giurata. Insomma, a questa Levo s.r.l. è stato proprio qualcuno del Comune a dire di prendere il perito, con tanto di nome e di cognome. Di male in peggio, ma Lui non è un legale e forse la colpa grave  riesce ad evitarla, meno gli altri due: l’uno, quello che ormai ride quasi sempre e l’altro, quello che, di norma, non prende la parola. Premio finale per la consolazione nostra, hanno accettato la proposta di chieder la congruità, di quanto periziato, all’Agenzia del territorio: vi diremo.

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