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martedì 28 febbraio 2012

CANIO IRRESPONSABILE


Con il termine di “ irresponsabili”, Canio ha chiosato il comunicato con il quale se la prendeva, come è suo solito, con quelli che lo avversano per il piano di città.  La cosa merita, forse, un’ ulteriore breve riflessione.
Irresponsabili, alla lettera, sono coloro che non rispondono, qualunque cosa fanno o qualunque cosa dicono; il concetto è, innanzitutto, proprio del diritto, contrapposto, esattamente, a quello opposto che, invece, chiama a rispondere chi fa o chi dice ciò che la legge non consente. Il termine che Canio ha usato non c’entra, però, proprio per niente con quello del diritto, ma è invece un modo, un po’ comune, che si usa nel parlare più corrente e che vuole qualificare, in una maniera non proprio positiva, chi dice o fa qualcosa che, ad altri, poco piace. Insomma possiamo, forse, dire che non è proprio un complimento che ci ha fatto, ma ci ha voluto appiccicare un marchio negativo.
Seguendo sempre il filo del discorso che fa Canio, noi saremmo, invece, “ responsabili “, solo se  condividessimo  le idee del grande Capo. Ora proviamo a cambiare il gioco delle parti e giudicare Canio e ciò che fa, scoprendo che è irresponsabile due volte.
Intanto infatti occorre dire che: uno, sul piano del diritto, Lui risulta irresponsabile, perché non è che ci va dentro una galera se approva quel piano sciagurato; finisce il suo mandato e va a fare l’avvocato. Questo vuol dire  che nel caso cui parliamo, la legge non prevede pene personali; due che, per quanto ci riguarda, nell’uso più corrente di quel termine, pure anche Canio è “ irresponsabile“ di fronte a quelli cui quel piano sta sui piedi e se di pagine ne abbiamo scritte 57, forse, qualche ragione pure ce l’abbiamo.  
Detta così finisce 2 a 1 la partita: Canio due volte irresponsabile e noi una soltanto, meno male.            
          

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