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lunedì 8 ottobre 2012

APPROFONDIMENTI



Per chi ha voglia di seguirci, forniamo qui a seguire il  testo, letto in aula giovedì ultimo scorso , e che fa il punto ed interroga Canio e il suo governo sullo stato del programma, quello Suo ben lo si intende. Solo una cosa che, quanto alle risposte, neanche manco una.     

GRUPPO INSIEME

Intervento in aula nel merito dell’esame degli equilibri di bilancio e di verifica dei programmi.


L’annuale appuntamento con la verifica degli equilibri di bilancio e di attuazione dei programmi è o dovrebbe essere l’occasione per fare l’esame, da parte del Consiglio,  al Sindaco e al suo intero governo e per assegnare loro un voto. Dico dovrebbe perché, più volte, ci è parso di osservare che questo Consiglio non abbia inteso il proprio ruolo che è appunto proprio quello di fare esami, dove Sindaco e Giunta stanno sui banchi e in cattedra sta tutto il resto del Consiglio. Questa è la fisiologia che l’ordinamento assegna al Consiglio e  non a caso,  negli enti sopra i 15.000 abitanti, lo presiede, per legge, un Consigliere estraneo all’esecutivo. Tale possibilità qui è stata, a suo tempo, rifiutata ed i risultati si vedono con un consiglio troppe volte prono al suo Presidente, presidenzialista assai, che gli impone il suo ritmo e la sua volontà, sottraendo al Consiglio stesso la sua vera funzione: l’esame ed  approvazione degli atti di indirizzo, l’iniziativa propositiva ed il controllo dell’attività dell’esecutivo.
La assoluta mancanza di depositi di interpellanze o interrogazioni o altro ancora da parte dei Consiglieri di maggioranza, marca in maniera visibile questo stato di insufficienza rispetto alla funzione che il Consiglio ben avrebbe e potrebbe svolgere, appiattito, invece, sotto l’ unica volontà che ha peso e ciò di fronte anche a clamorosi insuccessi, piuttosto che a cambiamenti repentini di programmi o persino di fronte ad azzardate ed acrobatiche procedure e tutti sanno a che cosa ci si vuole riferire.

Comunque dieci con lode per quanto riguarda il mantenimento degli equilibri di bilancio, ma nessun merito va agli Organi di Governo, quanto piuttosto e tutto alla struttura che attraverso l’attenta attività della  sua Responsabile, ormai infila con millimetrica precisione le previsioni di entrata e non lascia spazio alla finanza creativa di un qualche delegato pro tempore e infatti, in una delle poche scelte che  si riconducono alla responsabilità degli organi di governo, si rileva un evidente errore, laddove si bruciano sul piatto del patto di stabilità i circa 350/390.000 euro impegnati, nella annualità in corso, per la costruzione del porto e derivanti dalla nuova imposta di soggiorno. Questa somma infatti non verrà spesa durante questo esercizio e quindi sarà persa, ai fini di patto, diventerà, insomma, non spendibile, mentre con più attenzione avrebbe dovuto essere impegnata sulla annualità 2013 o forse anche 2014, e destinata quella del 2012 a investimenti immediati. Ciò vanifica oltretutto, in parte, il risultato positivo economico che, forse, per la prima  volta il bilancio preventivo aveva conseguito, non tanto anche qui per merito degli amministratori diventati improvvisamente virtuosi, quanto per effetto della istituzione della nuova imposta di soggiorno e per i tagli imposti da leggi dello Stato, a dimostrazione, in tale ultimo caso, che se si è costretti si può, altro che : “ ma come si fa !” .
 Ma questo errore fa il paio con quello consumato lo scorso esercizio dove una attenta tempistica programmatoria, anziché il ricorso a strumenti creativi esterni per baipassare i vincoli di patto, avrebbe potuto conseguire l’obiettivo con l’utilizzo della seconda trance del patto verticale che, invece, manco fu oggetto di richiesta e mi riferisco alla questione degli imbarchi per la navigazione, questione sulla quale poi ci torno. In quella circostanza dovemmo prendere atto della nostra ignoranza in materia di patto e della vostra lungimiranza che infatti non ottenne successo.
Non si condivide l’utilizzo di rilevanti somme derivanti da avanzi di amministrazione vincolati, per opere di esclusiva manutenzione e , nel caso della viabilità. Non si torna sulla questione di chi ha sfasciato le strade e non è stato chiamato a risarcire il grave danno arrecato, questione che pur rimane aperta, ma sullo scriteriato utilizzo dei proventi delle monetizzazione degli standard, proventi che vengono dirottati verso un utilizzo non proprio, quale invece quello che dovrebbe essere e cioè; l’incremento delle dotazioni per servizi a beneficio dell’intera collettività in conformità a quello strumento urbanistico che, per quanto riguarda l’ attuazione delle sue pubbliche previsioni, ha avuto ben scarsa applicazione.
Manifestiamo invece soddisfazione per il vistoso calo a cui assistiamo delle richieste di riconoscimento di debiti fuori bilancio, specie per quanto riguarda le spese legali, tuttavia si giudica eccessivo il reiterato ricorso alla pratica della acquisizione di pareri legali, anche e soprattutto se, come afferma il Sindaco, questi pareri vengono resi secondo la volontà di chi li chiede e non, quindi, “pro veritate”. Detta così non servono proprio a nulla, salvo che a  spender soldi, ma men che meno a scriminare responsabilità nella assunzione delle decisioni successive.
Consulti pure il Sindaco la giurisprudenza a riguardo e se ne renderà edotto.
Quanto al resto, cioè alla verifica dell’attuazione dei programmi, anche in questa occasione il governo se ne lava  le mani e rimette il tutto alla relazione dei Servizi.
Già lo scorso anno ne facemmo oggetto di un rilievo, poiché non è possibile che in
occasione di questo momento obbligato di verifica, il Governo non si assuma le proprie dirette responsabilità e non sottoscriva un documento da presentare in Consiglio ove dia conto dell’attuazione, dei ritardi, delle modifiche, insomma di tutti i problemi, ma anche dei successi così come degli insuccessi che il programma di mandato, poi calato nelle singole programmazioni annuali e triennali, incontra lungo il suo percorso.
Invece di tutto questo non c’è ombra, non c’è una relazione del Sindaco, non c’è una relazione dei delegati per singola materia, insomma nulla; eppur siete pagati anche per questo. 
Soltanto attraverso l’esame trasversale degli obiettivi assegnati ai singoli Servizi è possibile ricavare un qualche quadro dell’andamento del programma, ma è un quadro incompleto e insufficiente senza alcuna assunzione di responsabilità da parte dei soggetti di governo, quasi che l’andamento gestionale risponda a logiche proprie e diverse da quello dell’ apparato di governo stesso.
 Comunque dobbiamo farcene, oramai e nostro malgrado, una ragione; prendere atto  e ogni anno, di questa cattiva abitudine di un Governo che evita, in tutti i modi,  di venire in Consiglio e sottoporsi al suo esame per dire cosa è che va bene e cosa c’è che non va bene, questo almeno dal suo punto di vista. Manco questo dunque.
 Nel merito dell’andamento  non manchiamo noi di compiere una serie di osservazioni cui spetterà all’esecutivo dare una compiuta risposta e allora, per iniziare, riprendendo subito la questione lasciata in sospeso degli approdi della navigazione, si chiede perché mai non avendo voluto ed omettendo  di  far rimuovere gli abusi a carico di chi li aveva commessi, non si sia avuta la determinazione e la volontà di porre sul medesimo tavolo anche la questione, irrisolta, della  stazione laghi del capoluogo. In quel caso, sino ad oggi, viene negato il trasferimento all’ente dell’immobile, peraltro già pagato, mentre in questo caso si accolla all’ente una rilevante parte della spesa di realizzazione imputandone la competenza. Non c’è forse in questo un’ evidente contraddizione ? E quale occasione migliore, credo è andata persa per risolvere, insieme, le questioni con una soluzione univoca ed il passaggio definitivo della proprietà dello scalo del capoluogo al Comune.
Comunque che fa l’esecutivo ? Riuscirà a portarsi a casa l’immobile o, almeno, a farsi restituire i soldi che il Comune ha speso, sino ad oggi, senza esito?
Come non pensare di toccare in questa sede la questione di villa Palazzola. Quale è stata l’attività che il Sindaco ha svolto durante questo esercizio affinchè  la vicenda potesse avere una positiva soluzione ? Non se ne ha traccia e pertanto chiediamo, se vi è stata, di conoscerla o, invece, si ritiene la questione, definitivamente persa e quindi manco meritevole di ulteriore attenzione ?
Ci si chiede poi se nella ipotesi, niente affatto peregrina, di una lunga notte di  sofferenza che attende il bilancio regionale, cui peraltro la politica trova modo di ancora alimentarsi senza tregua seminando contratti cococo a go go, non sia possibile pensare ad altre strade.
In altri termini ci si chiede se sia del tutto peregrino pensare che l’investimento privato possa avere un qualche interesse nei confronti del turismo culturale. Se anche ci fosse una lieve aspettativa di interesse in tale senso e non penso solo ad investitori italiani, allora sarebbe forse bene che il Comune, nell’ambito della Fondazione, si facesse parte attiva per assegnare alla stessa  Fondazione una nuova missione capace di individuare un percorso diverso di finanziamento e di successiva gestione del contenitore, una volta realizzato.
Pensate forse che l’ allestimento di una mostra quale quella recentemente aperta e che per oltre un anno si svolgerà a palazzo Reale di Milano, non sarebbe un investimento pagante anche per un investitore privato?
E’ quindi bene che il locale Governo si dia una mossa un po’ decisa e sondi percorsi anche diversi per raggiungere un obiettivo che, sino ad oggi, anziché avvicinarsi, si allontana.
Le relazioni non ne fanno cenno, ma le notizie le ricaviamo da altri atti e cioè che a Stresa Servizi srl è stato affidata l’incarico di far redigere lo studio di fattibilità riferito a parcheggio interrato da realizzarsi in P. za Capucci. Questa opera è inserita nel piano triennale, annualità in corso, ma come non rilevare l’incoerenza con la quale si procede, laddove lo studio di fattibilità è invece uno strumento utile e necessario, richiesto per la formazione del piano triennale. Qui invece prima si fanno   i piani e poi gli studi per i piani.
Quanto poi al metodo di finanziamento di tale opera, non si crede  che il progetto di finanza sia lo strumento adeguato. Tale opera, nella volontà e desideri di alcuni amministratori ha un solo scopo e cioè risolvere un problema di parcheggio stabile per residenti nel centro. Se ciò è vero, crediamo si debba abbandonare l’idea di un parcheggio di sosta breve da porre su di un primo livello sotto il piano strada, perché non vi sono le condizioni minime necessarie: (le vie di accesso sono inadeguate e inadeguabili, il centro va liberato e non affollato dal traffico), mentre ci si concentri allora sull’unico scopo perseguito, assegnando con bando concessioni ultradecennali  a residenti o proprietari di immobili in  area centrale e con le somme che dovranno essere raccolte si realizzi un’ opera con una capienza pari e non superore alla richiesta che emergerà dal bando.
Quanto al porto, essendo oggetto di trattazione in altri punti dell’o.d.g. non ci si sofferma in questa sede più di tanto, salvo osservare che, quando e se mai l’obiettivo sarà raggiunto, esso ha visto vanificarsi, nell’arco dell’ultimo anno, tutti e non solo,  i vantaggi riferiti ai costi,  conseguiti dopo un tormentato esito di gara, andando ad impattare invece contro una vertiginosa impennata dei costi, altro che spending review, ma spendi pure anche di più.
Questo solo fatto costituisce un’ indubbia pesante sconfitta di un programma dove un’ amministrazione, dopo sette anni di attività, non è riuscita a portare in gara un progetto“ eseguibile” così, almeno, viene definito quel progetto nel parere reso dall’Avvocato Pafundi, legale di fiducia dell’amministrazione.
Vi sono poi una serie di osservazioni, anche minori, sulle quali, in questa sede, è anche utile soffermarsi avendone la opportunità e traendole dalla lettura dei documenti di verifica posti agli atti.
Brevemente:

1) Viene  riproposta la revisione della convenzione asilo nido con Baveno, medesima previsione pare fosse contenuta in pari  documento dello scorso anno; si vorrebbe sapere qualche cosa in più.

2)     Leggiamo circa la predisposizione di un nuovo regolamento motoscafischi che, personalmente, ritengo necessario, salvo un suo esame di merito; si chiede se l’amministrazione avrà il coraggio di portarlo in approvazione e di conoscere le linee cui si informa.

3)   Si chiede di conoscere lo stato di attuazione della concessione fonte acqua di Levo ed, in particolare, se i valori economici della concessione siano stati, come previsto, sottoposti all’esame di congruità ed il relativo esito.

4) Si chiede di conoscere per quale motivo l’amministrazione abbia ritenuto procedere subito ad un tentativo di assegnazione a privati e con una previsione di lungo periodo, senza una preliminare valutazione consiliare circa la miglior destinazione d’uso dell’area o di parti di essa del sito dell’ex vivaio Alpinia già riassegnato nel possesso del Comune da parte della Regione. In particolare
si chiede di conoscere  come non si sia pensato, nel corso della trattativa per la riassegnazione al Comune del possesso dell’area, di coinvolgere la stessa amministrazione regionale, nell’ambito del progetto di rinnovo degli impianti funiviari, per un utilizzo di una, seppur limitata, parte di essa area in funzione delle esigenze di parcheggio della stazione intermedia della funivia in prospettiva di un alleggerimento della pressione automobilistica invernale sul Mottarone vetta ed anche in una prospettiva di maggior utilizzo e quindi produttività degli impianti del secondo tratto, ampiamente sottoutilizzati durante l’intera stagione invernale.

5)     Nell’ambito della verifica dei programmi assegnati al Servizio sicurezza sociale, si chiede di conoscere notizie di maggior dettaglio in punto: “ controllo del territorio con previsione di pattugliamento per il controllo della viabilità” e ciò stante la constatabile assenza di una attività visibile di vigilanza sull’asse viario di maggior intensità di traffico, pur rilevandosi, in orari di picco e in tratte sensibili, il consumarsi di violazioni in serie e anche serie del cds, ribadendo che più di video sorveglianza sarebbe necessaria la istallazione di sistemi  automatici di controllo della velocità.

6)   Che venga data ragione del criterio con cui si intenda operare nella individuazione prioritaria delle tratte di viabilità da sottoporre a manutenzione.

7)  Che vengano forniti chiarimenti in ordine ai criteri di progettazione per il recupero, ai fini museali, dell’immobile comunale sito in Isola Pescatori. In particolare se sia possibile progettare un recupero edilizio senza disporre di un progetto museale o se si ritenga  già  valido quello oggetto di studio di fattibilità peraltro collegato ad una prospettiva più ampia che ,oggi, non sembra più attuale, almeno  nella dimensioni e nei costi in quella sede, ipotizzati.

8)     Che venga data ragione del mancato assolvimento dell’impegno, assunto in aula dal Sindaco, circa la revisione delle opere eseguite sulle Isole per l’adeguamento degli attracchi di emergenza, ricordando che sei giorni dopo l’assunzione di quell’impegno le opere sono state, definitivamente, approvate ed accettate dall’Ente .

9) Che venga dato conto delle ragioni per le quali l’assenza di finanziamento precluda la possibilità di attuare la progettazione, si ritiene interna, delle opere di ampliamento del parcheggio stazione ferroviaria.

Confidando che quanto sopra possa quindi essere oggetto di risposta in sede del presente  esame circa lo stato di attuazione dei programmi. 

Morale; manco una parola. 


                  

       
      

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