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martedì 9 ottobre 2012

PER FATTO PERSONALE

Gli eccessi  cui Canio va soggetto lo portano, molte volte, a fare e dire cose che magari non vorrebbe o che , comunque, in condizioni stabili, ben si guarderebbe. Noi lo sappiamo e siamo preoccupati per quanto, prima o poi può combinare, per questo ogni tanto , tentiamo di dargli una calmata. Nell'assemblea di luglio ne aveva dette d'ogni colore ed ecco , allora, la risposta letta in aula il 4 ottobre u.s..  

"Nella scorsa seduta, a fronte della lettura di una legittima tesi, sottoscritta dalle minoranze, nei confronti della variante strutturale stralcio, il Consiglio ha assistito ad un severo richiamo del Sindaco nei miei confronti,  indicato come persona contro cui “l’Italia intera deve combattere”, in quanto io reo di utilizzare, nel contrasto alla aggressiva politica urbanistica inaugurata dal Sindaco, gli strumenti che la legge  mette a disposizione. Tali strumenti, propri di uno stato di diritto, sono stati indicati dal Sindaco come strumenti fascisti, salvo dal medesimo utilizzare e a sua personale  difesa, le tutele che risalgono, come è noto, al codice Rocco di fascista memoria.
Questo a illustrare il ribaltamento della  oggettività di cui qui dentro, un po’ spesso, si fa uso. Ora non sarò io a dovermi difendere da accuse tanto ridicole, avendo assolutamente a posto tutto il mio curriculum personale e non solo. Spiace però che, in questa maldestra trappola tesa dal Sindaco, sia caduto, ingenuamente, anche il mite consigliere Scarinzi che  ha cercato di trasformarsi in pubblico ministero di accusa nel processo, non ancora avviato, per diffamazione o chissà cosa altro. Io quel testo recensito dal Consigliere non solo lo avevo scritto, ma l’ho letto e riletto, prima e dopo e ho anche riascoltato la registrazione consiliare; ebbene non c’è nulla, ma proprio nulla che riguardi una valutazione su persone, c’è solo un’ analisi, forse troppo efficacie, di quei documenti che dovevano essere  approvati o respinti. Se il Consigliere anziché prender nota e sottolineare singole parole fuori contesto,  ne avesse, con maggior attenzione, ascoltata la lettura, avrebbe avuto modo di farsi un miglior giudizio della vicenda in esame e avrebbe trovato molte più assonanze con le proprie dichiarate appartenenze piuttosto che non con quelle praticate dal Sindaco, cui invece sembra aver voluto manifestare o confermare un’ assoluta fiducia, anche a scapito della propria dichiarata appartenenza e dei suo valori. Mi auguro quindi che  i consiglieri ed il Sindaco, da subito e nel seguito, abbiano ad affinare i propri criteri di giudizio, distinguendo ciò che è la critica e il contrasto anche forte e aspro a proposte non condivise, contrasto cui non può essere precluso l’utilizzo di nessun lecito strumento, con le critiche rivolte alle persone che, ove, invece, in tal senso il contrasto è erroneamente inteso, si traduce  poi in repliche, queste si che  intaccano il rispetto che ciascuno pretende che in ambito consiliare sia osservato nelle reciproche relazioni.
 Grazie     
Commento finale di Canio: " Spero che non creda a quello che ha letto, altrimenti sarebbe preoccupante ".

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