Incassate le modifiche di comodo al PPR, poi premiato da una sfiga superincredibile che ha colpito l'avversario e evitato il giudizio di una corte di giustizia, l'albergone ora riparte. Lo Zanetta, lancia in resta, lo presenta il progettone, lo presenta per l'esame dopo mesi di altalene,dopo mesi avanti e indietro e titubanze. La" finestra" normativa che qualcuno alla Regione gli ha, gentilmente, spalancato,non è detto che stia aperta poi per sempre e un domani si richiuda; importante è però passarvi dentro, fare in fretta; una volta la finestra alle sue spalle, che si chiuda o non si chiuda, lui è passato, questo è il punto. Quanto al resto, al giudizio che è mancato, l'avversario per intanto è sgominato; per intanto, per l'appunto, ma l'attesa non ha senso; perché la si ingaggi ancor la lite or ci vuole la materia che è contesa; la materia è quei permessi a edificare e fin tanto che non sono poi firmati, si sta in tregua e li si attende. Questo appunto è adesso il punto; lo Zanetta adesso basta, deve uscire allo scoperto col pacchetto del progetto e rischiare sino in fondo quel giudizio che, evitato per un soffio, colpirà non tanto il piano, ma il progetto vero e proprio. Il cerino dal Comune un po' si sposta e va in mano al medesimo Zanetta. Già c'è un dubbio sulla norma che lo assilla, quella norma agevolata non soddisfa il consulente, l'archistar Giacomo Prini; quel normare con dei nomi un poco strani, messi apposta ben si intende, lascian spazio a più letture, ma se poi si va in giudizio, lì si beccano i legali e, magari, sono guai. Quanto al resto, la Papotti è sempre lì, anzi, Sorprendente ancor più lì, la Regione lo ha aiutato, il Comune mai un problema, gli rimane Italia Nostra….Arrivati a questo punto uno si chiede: ma se l'opera da fare, l'Albergone o un condominio, come a voi pare, è assoluto tutto ok, perché mai tanta paura ? perché mai tanta incertezza? La risposta a sta domanda è proprio il punto; un percorso tanto storto non si salva solo in fondo con le regole del gioco un po' rifatte; c'è poi sempre più che attivo un decreto mai osservato che non lascia tanto spazio. Dunque ? Dunque avanti, venga avanti sto albergone, lo aspettiamo sino in fondo, poi vediamo.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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lunedì 14 settembre 2015
ALBERGONE
Incassate le modifiche di comodo al PPR, poi premiato da una sfiga superincredibile che ha colpito l'avversario e evitato il giudizio di una corte di giustizia, l'albergone ora riparte. Lo Zanetta, lancia in resta, lo presenta il progettone, lo presenta per l'esame dopo mesi di altalene,dopo mesi avanti e indietro e titubanze. La" finestra" normativa che qualcuno alla Regione gli ha, gentilmente, spalancato,non è detto che stia aperta poi per sempre e un domani si richiuda; importante è però passarvi dentro, fare in fretta; una volta la finestra alle sue spalle, che si chiuda o non si chiuda, lui è passato, questo è il punto. Quanto al resto, al giudizio che è mancato, l'avversario per intanto è sgominato; per intanto, per l'appunto, ma l'attesa non ha senso; perché la si ingaggi ancor la lite or ci vuole la materia che è contesa; la materia è quei permessi a edificare e fin tanto che non sono poi firmati, si sta in tregua e li si attende. Questo appunto è adesso il punto; lo Zanetta adesso basta, deve uscire allo scoperto col pacchetto del progetto e rischiare sino in fondo quel giudizio che, evitato per un soffio, colpirà non tanto il piano, ma il progetto vero e proprio. Il cerino dal Comune un po' si sposta e va in mano al medesimo Zanetta. Già c'è un dubbio sulla norma che lo assilla, quella norma agevolata non soddisfa il consulente, l'archistar Giacomo Prini; quel normare con dei nomi un poco strani, messi apposta ben si intende, lascian spazio a più letture, ma se poi si va in giudizio, lì si beccano i legali e, magari, sono guai. Quanto al resto, la Papotti è sempre lì, anzi, Sorprendente ancor più lì, la Regione lo ha aiutato, il Comune mai un problema, gli rimane Italia Nostra….Arrivati a questo punto uno si chiede: ma se l'opera da fare, l'Albergone o un condominio, come a voi pare, è assoluto tutto ok, perché mai tanta paura ? perché mai tanta incertezza? La risposta a sta domanda è proprio il punto; un percorso tanto storto non si salva solo in fondo con le regole del gioco un po' rifatte; c'è poi sempre più che attivo un decreto mai osservato che non lascia tanto spazio. Dunque ? Dunque avanti, venga avanti sto albergone, lo aspettiamo sino in fondo, poi vediamo.
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