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giovedì 17 settembre 2015

CRONACA








Serata ormai d'autunno, riunito un Consiglio un po' ridotto, confinato peraltro, non si sa ancor per quanto, nella sala del Canonica, inizia più o meno all'ora prefissata. L'inizio è tutto assai ossequioso; per primo infatti è il Comandante a dire grazie al Borgomastro per l'invito formulato a presenziare a cerimonia di venerdì undici scorso. Ok ora s'inizia per d'avvero ed è proprio Bottini che rende noto di come e a chi dei Consiglieri ha già assegnato incarichi e lavori. C'è infatti la Cabrini che seguirà un poco l'assistenza, c'è anche un tale Bolla che curerà tutte le frazioni, c'è infine il nuovo Radaelli addetto a seguir l'informazione. Chiarimenti ne vuole il Comandante, in specie vuol sapere che mai farà sto Bolla e poi lo incuriosisce l'incarico a curar l'informazione. Bottini gli da la sua risposta riguardo ciò che da grande farà Bolla, mentre direttamente in aula è sto Radaelli che tratteggia la nuova figura delegata che dovrà curar l'informazione o meglio dir la diffusione. Di più non vi diciamo, perché molto di più inteso non abbiamo. Si passa poi a ratificar un atto della Giunta in tema di bilancio e, successivamente, ad approvar un atto del Consiglio sempre in tema di bilancio. Poiché vi sono un po' di soldi che vanno a finanziar le buche lungo il lago, è il Comandante che interroga la Sala perché gli dica a chi spetterà chiudere il buco del muro al Borromee. Spetta al Comune; è pronto il Borgomastro a dargli la risposta e visto lo stupore, s'innesca un po' sta cosa, non detta apertamente, dei soldi non versati per canoni pregressi. "In tema si discute", così riprende il Borgomastro col fare un po' bonario da cui chi lo conosce capisce cos'è che lui nasconde. "Vedremo un po' più in là, leggendo anche le carte"; per ora è tutto qua e chiude sta vicenda il Comandante. Si approva, in tutta fretta, la quota dei soldi da dar per le parrocchie; sta volta son Campino ed anche Someraro che ne prendono di euro 10.000,00 da metter nei restauri delle chiese. Si passa ad altro tema; si approva l'adesione all'Unione dei Comuni di Baveno, Gravellona, Omegna e anche Casale. Sta volta curiosa è Marcella Severino che chiede perché mai che si abbandona il progetto di Unione col Vergante per altra un po' diversa. Or tocca al Borgomastro trovarvi una ragione che non vede se non che quella del Vergante sarebbe ancora ferma, ribatte Severino che anche l'altra è pure ferma e quindi difficile capire questa scelta. Di mezzo ci stanno quattro soldi, sprecati da Regione per darli ai Comuni che fanno false Unioni. Così passa anche sta cosa come se fosse acqua di rosa, incapaci come sono di metter in campo un progetto che sia un po' serio e innovativo. Poi viene una sfilza di nomine per far da componenti, assai inutili, negli Enti degli asili finanziati. C'è poi l'annuncio del consenso che il Borgomastro comunica di mettere uno spazio pubblico e gratuito per le affissioni dei gruppi consiliari; ringrazia ma precisa il Comandante che li vorrebbe estesi alle frazioni. Per ora si accontenti, poi dopo si vedrà, così gli risponde il Borgomastro, comunque la decisione non è stata del tutto condivisa, col voto contrario del Fortis in maggioranza che non vorrebbe lo spazio esser gratuito e con la dichiarazione del Vice assai molto sofferta che teme che lo spazio si presti a diventar luogo di attacchi alle persone. Finiscono così i temi portati in discussione dal gruppo di comando insediato nel Palazzo; rimangono soltanto quattro interpelli. Il primo del Gruppo Severino riguarda il degrado cittadino: la nota pensilina alla stazione e la Gabbiola. Risponde il Borgomastro che dice di avere già chiamato il noto padrone di quei beni e che sul primo è in corso una certa discussione, mentre sul secondo è in corso una cessione; più o meno le cose che da anni vengon dette e poi ……. Come vedete un po' pochino e anche Bertolino che legge l'articolo tre tre del regolamento edilizio comunale non sembra sufficiente a smuovere qualcosa se la sola risposta che otterrà sarà che se si dovesse applicare quella norma ne sarebbero coinvolti un po' troppi. Finisce così quasi nel nulla un tema che da solo avrebbe meritato una seduta. Rimane, questa sì, la promessa del nostro Borgomastro di informar gli eletti sul futuro di questa, in corso, discussione. Secondo interpello riguarda S. Albino, il noto cimitero di Brisino. Specialista in materia Severino che intavola un colloquio tutto il tempo col nostro Borgomastro sui mali e sulle pecche di quel cimiterino. Rimane il rammarico che mentre si parla di misure e dimensioni di lapidi e di tombe, di uccelli che nidificano nei muri della chiesa al cimitero, di tegole che cadono dal tetto, di caprette che pascolano lì attorno e roba simile, nessuno che è nessuno sollevi la questione che a Stresa ci fanno le ville ai cimiteri. Or tocca al Comandante che legge l'interpello sui fatti accaduti su a Campino durante una festa sponsorizzata dal Comune. Si parla di uno scontro tra auto con ferito, poi colpito da un infarto e purtroppo ora pure deceduto, si parla di una lite, di soste assai selvagge, di carenze nel servizio di polizia urbana. Difende invece la questione il Borgomastro, difende l'operato del Servizio e della Capa, invita il Comandante a fare i nomi di quelli che raccontano una lite inesistente. Insomma si va avanti ormai sul tema e presto si capisce che al centro c'è la disputa sul Corpo e quando il Borgomastro fa un accenno di possibili restauri dentro il Corpo, si scatena il Comandante, in serata conciliante; punta il dito al Borgomastro e lo avverte di evitar le ritorsioni, poi infuriato chiude tutto e rinuncia al suo interpello.

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