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mercoledì 23 settembre 2015

GRANDI OPERE









Ordunque, per ora un po' in ritardo, si avvia, almeno sulla carta, l'Alberghiera. E' reduce di guerra, ne ha viste tante e belle, d' inciampi ne ha trovati ben oltre il consentito; una storia un po' infinita, una volta va in collina, poi il luogo non va bene, ritorna verso il piano, si cerca dove metterla, nessuno che lo trova, la terra nella Perla è un bene scarso, nessuno ha mai osato toccare mai qualcuno, alla fine si pensa di metterla nel campo del pallone. Ne nasce un'altra storia, dove mai mettere il campo. Alla fine, che piaccia o che non piaccia il campo va in collina. Di soldi ce n'è in ballo una caterva; un poco son monete e un poco sono cose con cui saldare il conto a chi si mette all'opera per fare tutto quanto. La cifra sarà 11 milioni o qualcosa su di lì, che nei tempi che viviamo sono tanti o meglio troppi . La storia è tutta qui, la storia di governi locali e un po' meno locali che decidere non sanno, che decidere non osano e quindi se li cercano i lor guai. Non tutti son contenti, o meglio non tutti son convinti non solo che quella poi inventata sia la soluzione migliore e conveniente, da alcuni, e non proprio i più disinformati, la stessa previsione di far una scuola che iscriva tutti quanti è parsa un po' sventata. Comunque adesso siamo qua; si dice che in due anni la cosa è belle e fatta; siamo cauti, la storia delle opere è sempre tormentata e reduci dal porto non credo che qualcuno sia disposto alla scommessa; le incognite ci sono, il patto che ritarda i pagamenti, quasi 1/3 del prezzo da pagare con un bene che sino a che il nuovo non è pronto non è che è disponibile; insomma gli imprevisti, il campo sulla Motta qualcosa insospettisce, qualcuno che dice che mancano gli arredi e allestimenti. Vedremo comunque se questo Borgomastro sarà più fortunato di quanto fu l'Alcade che è ormai da tutti quanti già dimenticato.

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