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sabato 7 dicembre 2013

RE-PORT: FINE INDAGINE


Così oggi finiamo, tirando un po' le conclusioni di questa nostra " indagine" condotta tra le carte di questo buco in acqua che è stato il porto turistico che Stresa non ha avuto. La sintesi di tutto sono le sei di  conclusioni che abbiamo girato anche alla Corte che fa i Conti. Comunque poi ognuno si faccia l'opinione che lui vuole; rimane un fatto i soldi spesi, anzi gettati, il tempo inutilmente consumato, l'opera mai nata, l'immagine che è persa e poi……e poi  sto nostro Alcade  che ci veniva a dire che lui scopriva i responsabili del caso…., va beh! Comunque le fonti da dove sono tratte le cose raccontate son tutte pubblicate e dica  ognuno ciò che vuole, le cose stanno lì e questo è un fatto certo a prova anche di un ennesima querela. Cosa però succede adesso; sto porto lo fanno o non lo fanno? Bella domanda questa a cui neppure Canio ha, per ora, pronta una la risposta. Quindi poi vedremo.

  In conclusione ritengono i Consiglieri firmatari quanto in sintesi qui evidenziano
1) Che la perizia " Mascia Gualeni" , redatta nel corso dell'anno 2005, rilevava già con sufficienti elementi di certezza le criticità, per insufficienze e carenze, che il progetto Ferri mostrava e indicava con chiarezza le cause che avevano determinato l'impossibilità di realizzare l' opera.
Tali cause non furono adeguatamente valutate dall'Amministrazione procedente che, a giudizio dei Consiglieri firmatari, con colpa grave risolse i contratti di progettazione e direzione lavori in atto, liberando da ogni vincolo il progettista e liquidandone ogni pretesa economica.
Ritengono quindi che il pagamento delle prestazioni a favore del medesimo professionista e la sua successiva liberatoria contrattuale, sia avvenuta con colpa grave della amministrazione procedente e in spregio alle norme del codice dei contratti pubblici e del suo regolamento di attuazione.
Per quanto documentato al predetto professionista sono stati liquidati infatti importi riferiti alla sola progettazione, inattuabile, pari ad €. 101.951,20 oltre IVA ed oneri di legge; €. 83.192,62, comprensivi di IVA ed oneri di legge, per la sola attività di Direzione Lavori; €. 14.486,12 per prestazioni relative alla sicurezza  in corso d'opera ed €. 55.269,00 per altre prestazioni connesse ad esperite varianti finalizzate al superamento delle difficoltà attuative.    

2) Che, a prescindere dalla valutazione sull'errore di progettazione documentano, durante la gestione del medesimo affidamento di progettazione e direzione lavori, sono stati effettuati una serie di pagamenti superiori agli impegni regolarmente iscritti a bilancio o per ragioni non riconducibili all'oggetto degli iniziali contratti di progettazione e di direzione lavori, osservando peraltro che non si sono rinvenuti atti di riconoscimento di spese fuori bilancio.

3) Che le spese, come sopra documentate, sostenute sino a oggi per la parte dell'opera eseguita e riconducibile al primo progetto, hanno prodotto come risultato un manufatto realizzato nella parte delle sole parziali opere di fondazione strutturali della diga foranea, non utilizzabili se non attraverso nuovi investimenti previsti nell'ultimo progetto esecutivo e quindi, a oggi, l'opera è assolutamente inutilizzata e inutilizzabile da oltre dieci anni, con l'aggravante che, ove non venisse completata, l'intera spesa iniziale già sostenuta risulterebbe del tutto inutile, salvo che per marginali opere di urbanizzazione concluse e fruibili.

4) Che ritengono essere stato arrecato altresì un danno grave all'immagine turistica della città causa le condizioni del cantiere in completo stato di abbandono da un decennio e le opere realizzate e interrotte, che più che tali paiono piuttosto macerie, situate  lungo il fronte di una rinomatissima passeggiata a lago, ora e da lungo tempo sfregiata.

5) Che sussistono esplicitate affermazioni, nonché evidenziate ragioni indicate anche nel presente esposto, per le quali anche il secondo progetto, di livello definitivo ed andato a gara di appalto integrato, era da considerarsi "inattuabile" così come esistono, a giudizio dei Consiglieri firmatari, fondate ragioni secondo le quali lo sviluppo di un progetto di livello esecutivo, conseguente la gara, con sostanziali modifiche delle soluzioni strutturali dell'opera e con un aumento del prezzo del contratto pari al 46%  sia, sotto più profili, illegittimo.

6) Che il confronto tra la perizia "Mascia Gualeni" e la relazione "Baldo", finalizzata quest'ultima a giustificare l'intervenuto ulteriore aumento dei costi,  evidenzia in più punti un oggettivo contrasto tra le due.
Tale contrasto tuttavia, a giudizio dei Consiglieri firmatari, si risolve a favore della prima in quanto rilevava già  nell'anno 2005 l'esistenza di elementi di forte criticità ed insufficienza della progettazione originaria che, invece, la perizia "Baldo", ma con riferimento al progetto definitivo dell'anno 2007, fa dipendere da fattori imprevisti e imprevedibili rilevati o intervenuti solo e addirittura successivamente la data dello stesso progetto definitivo ultimo.
Vi è quindi un insanabile contrasto logico che a un esame empirico e non tecnico fa propendere per la fondatezza della prima e il conseguente emergere di responsabilità nuove e aggiunte anche in relazione al progetto datato anno 2007.

Il tutto quindi rappresentano a Codesta Spettabile Procura affinché possa valutare l'esistenza di un danno riconducibile ad atti dell'Amministrazione procedente e a quant'altri soggetti coinvolti  e assumere ogni decisione a riguardo.

Distintamente

I Consiglieri Firmatari:
Giovan Battista Vecchi
Lucio Casaroli
Piero Vallenzasca      

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